Spiritualità

Lettera per i Gruppi di preghiera – Febbraio 2015

Carissimi amici,

in questa Festa della Presentazione al Tempio di Gesù, giornata di preghiera speciale per tutti i Consacrati, ecco un nuovo appuntamento mensile con la newsletter dedicata a tutti i nostri Gruppi di preghiera.

Abbiamo voluto riprendere le splendide parole del nostro amato Santo Padre, il Papa Francesco, pronunciate a Manila nel suo recente viaggio nelle Filippine. Parole che, se vissute, possono veramente offrire un cambiamento di vita non indifferente, in modo speciale all’interno delle nostre famiglie. Non dimentichiamo che famiglia è sicuramente il nucleo familiare in cui siamo inseriti, ma, in modo più ampio, è anche tutta la famiglia umana, a partire dal proprio gruppo, per finire all’intera umanità.

Come al solito, trovate qui sotto il link per scaricare il file da poter distribuire e di seguito il testo completo della lettera.

Buona preghiera a tutti!!

Lettera per i gruppi di preghiera – febbraio 2015

 

Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi 
e io vi darò ristoro.”
(Mt 11,28) 

 

Carissimi amici,

in questo mese, attraverso il discorso del Papa, tenuto a Manila lo scorso 16 gennaio, riflettiamo sul ruolo della famiglia oggi, chiamata a realizzare la sua vocazione testimoniando l’amore per Gesù e la sua Chiesa.

Il Papa dice: “Quando in una famiglia si perde la capacità di sognare, i bambini non crescono e l’amore non cresce, la vita si affievolisce e si spegne. Per questo vi raccomando che la sera, quando fate l’esame di coscienza, ci sia anche questa domanda:

Oggi ho sognato il futuro dei miei figli? Oggi ho sognato l’amore del mio sposo, della mia sposa? Oggi ho sognato i miei genitori, i miei nonni che hanno portato avanti la storia fino a me?

È tanto importante sognare. Prima di tutto, sognare in una famiglia. Non perdete questa capacità di sognare! E quante difficoltà nella vita dei coniugi si risolvono se noi conserviamo uno spazio per il sogno, se ci fermiamo a pensare al coniuge, e sogniamo la bontà che hanno le cose buone. Per questo è molto importante recuperare l’amore attraverso il ‘progetto’ di tutti i giorni. Non smettete mai di essere fidanzati!”

Seguiamo dunque la sua riflessione:

  1. Riposare nel Signore. Il riposo è necessario per la salute della nostra mente e del nostro corpo, eppure è spesso così difficile da raggiungere, a causa alle numerose esigenze che pesano su di noi. Il riposo è anche essenziale per la nostra salute spirituale, affinché possiamo ascoltare la voce di Dio e comprendere quello che ci chiede. Giuseppe fu scelto da Dio per essere padre putativo di Gesù e sposo di Maria. Come cristiani, anche voi siete chiamati, come Giuseppe, a preparare una casa per Gesù. Preparare una casa per Gesù! Voi preparate una casa per Lui nei vostri cuori, nelle vostre famiglie, nelle vostre parrocchie e nelle vostre comunità. Per ascoltare e accogliere la chiamata di Dio, e preparare una casa per Gesù, dovete essere capaci di riposare nel Signore. Dovete trovare il tempo ogni giorno per riposare nel Signore, per pregare. Pregare è riposare nel Signore… se noi non preghiamo non conosceremo mai la cosa più importante di tutte: la volontà di Dio per noi. Inoltre, pur con tutta la nostra attività, con le nostre mille occupazioni, senza la preghiera concluderemo davvero poco. Riposare in preghiera è particolarmente importante per le famiglie. È prima di tutto nella famiglia che impariamo come pregare. Non dimenticate: quando la famiglia prega insieme, rimane insieme. Questo è importante. Lì arriviamo a conoscere Dio, a crescere come uomini e donne di fede, a sentirci membri della più grande famiglia di Dio, la Chiesa. Nella famiglia impariamo ad amare, a perdonare, ad essere generosi e aperti e non chiusi ed egoisti. Impariamo ad andare al di là dei nostri bisogni, ad incontrare gli altri e a condividere la nostra vita con loro. Ecco perché è così importante pregare in famiglia! Così importante! Ecco perché le famiglie sono così importanti nel piano di Dio per la Chiesa! Riposare nel Signore è pregare. Pregare insieme in famiglia.
  2. Ora consideriamo “alzarsi con Gesù e Maria”. Questi preziosi momenti di riposo, di pausa con il Signore in preghiera, sono momenti che vorremmo forse poter prolungare. Ma come san Giuseppe, una volta ascoltata la voce di Dio, dobbiamo scuoterci dal nostro sonno; dobbiamo alzarci e agire (cfr Rm 13,11). In famiglia, dobbiamo alzarci e agire! La fede non ci toglie dal mondo, ma ci inserisce più profondamente in esso. Questo è molto importante! Dobbiamo andare in profondità nel mondo, ma con la forza della preghiera. Ognuno di noi, infatti, svolge un ruolo speciale nella preparazione della venuta del Regno di Dio nel mondo. Proprio come il dono della Santa Famiglia fu affidato a san Giuseppe, così il dono della famiglia e il suo posto nel piano di Dio viene affidato a noi. (…) Proprio così, nel nostro tempo, Dio ci chiama a riconoscere i pericoli che minacciano le nostre famiglie e a proteggerle dal male. Stiamo attenti alle nuove colonizzazioni ideologiche. Esistono colonizzazioni ideologiche che cercano di distruggere la famiglia. Non nascono dal sogno, dalla preghiera, dall’incontro con Dio, dalla missione che Dio ci dà, vengono da fuori e per questo dico che sono colonizzazioni. Non perdiamo la libertà della missione che Dio ci dà, la missione della famiglia. E così come i nostri popoli, in un momento della loro storia, arrivarono alla maturità di dire “no” a qualsiasi colonizzazione politica, come famiglie dobbiamo essere molto, molto sagaci, molto abili, molto forti, per dire “no” a qualsiasi tentativo di colonizzazione ideologica della famiglia, e chiedere a san Giuseppe, che è amico dell’Angelo, che ci mandi l’ispirazione di sapere quando possiamo dire “sì” e quando dobbiamo dire “no”. La famiglia è anche minacciata dai crescenti tentativi da parte di alcuni per ridefinire la stessa istituzione del matrimonio mediante il relativismo, la cultura dell’effimero, una mancanza di apertura alla vita… Proteggete le vostre famiglie! Vedete in esse il più grande tesoro della vostra nazione e nutritele sempre con la preghiera e la grazia dei Sacramenti. Le famiglie avranno sempre le loro prove, non hanno bisogno che gliene aggiungiate altre! Invece, siate esempi di amore, perdono e attenzione. Siate santuari di rispetto per la vita, proclamando la sacralità di ogni vita umana dal concepimento fino alla morte naturale. Che grande dono sarebbe per la società se ogni famiglia cristiana vivesse pienamente la sua nobile vocazione! Allora, alzatevi con Gesù e Maria e disponetevi a percorrere la strada che il Signore traccia per ognuno di voi.
  3. Il nostro dovere di cristiani è essere voci profetiche in mezzo alle nostre comunità. Con Maria, Giuseppe è stato modello per il bambino Gesù mentre cresceva in sapienza, età e grazia (cfr Lc 2,52). Quando le famiglie mettono al mondo i bambini, li educano alla fede e ai sani valori e insegnano loro a contribuire al bene della società, diventano una benedizione per il mondo. Le famiglie possono diventare una benedizione per il mondo! L’amore di Dio diventa presente e attivo attraverso il modo con cui noi amiamo e le buone opere che compiamo. Così diffondiamo il Regno di Cristo nel mondo. Facendo questo, siamo fedeli alla missione profetica che abbiamo ricevuto nel Battesimo. Durante quest’anno, che i vostri Vescovi hanno qualificato come Anno dei Poveri, vi chiederei, in quanto famiglie, di farvi particolarmente attenti alla nostra chiamata ad essere discepoli missionari di Gesù. Questo significa essere pronti ad andare oltre i confini delle vostre case e prendervi cura dei fratelli e delle sorelle più bisognosi. Vi chiedo di interessarvi specialmente a coloro che non hanno una famiglia propria, in particolare degli anziani e dei bambini orfani. Non lasciateli mai sentire isolati, soli e abbandonati, ma aiutateli a sentire che Dio non li ha dimenticati… Potreste essere voi stessi poveri in senso materiale, ma avete un’abbondanza di doni da offrire quando offrite Cristo e la comunità della sua Chiesa. Non nascondete la vostra fede, non nascondete Gesù, ma portatelo nel mondo e offrite la testimonianza della vostra vita familiare!

Nel corso di questo mese, oltre alle intenzioni base per tutti i Cenacoli di preghiera, preghiamo per:

  1. la Chiesa, Papa Francesco, tutti i sacerdoti, perché siano sempre attenti a conservare gli spazi di riposo nella preghiera;
  2. tutte le famiglie cristiane, affinché custodendo la preghiera, sappiano custodire i loro valori e divengano testimonianza viva, gioiosa e feconda per l’intera società;
  3. la Pace, soprattutto nelle nazioni dove ci sono Cristiani che vengono perseguitati ed uccisi;
  4. Chiara Amirante, la sua salute e le sue particolari intenzioni e la sua partecipazione al prossimo incontro con il Dicastero dei laici e tanti amici ed amiche vicini ai nostri Cenacoli, Gruppi e Comunità;
  5. la salute di Mietta, mamma di Chiara, e di alcuni Piccoli della Gioia particolarmente provati in quest’ultimo periodo;
  6. tutte le Cittadelle Cielo sparse per il mondo, ma in particolare per quella di Frosinone, perché il Signore non faccia mai mancare il dono della provvidenza e presto si realizzi ogni Suo progetto;
  7. i detenuti e gli ammalati con i quali siamo in contatto, perché possano sperimentare la Chiesa come famiglia presente attorno a loro;
  8. coloro che portano avanti le iniziative di evangelizzazione di strada, nelle scuole… e di formazione,  affinché abbiano la capacità di discernere sui progetti ispirati loro da Dio.

Vi ricordiamo poi lo spazio del network cdl, dove potete inserire le vostre intenzioni di preghiera.

Nel ringraziare tutti coloro che stanno continuando a tenere a cuore il progetto “Cittadella Cielo” sia nella preghiera che nella carità operosa tramite i tanti progetti di raccolta fondi e di sensibilizzazione, vi ricordiamo le tante iniziative proposte che possono trasformare il sogno in realtà: grazie all’impegno di molti tra voi, ormai ci siamo!!!

Grazie a tutti voi per il continuo ed instancabile impegno a favore di quest’Opera di Dio.

 

don Ciro Vespoli

don Giacomo Pavanello

don Davide Banzato

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