Dopo le emozionanti immagini di papa Francesco in Terra Santa, potremo tornare in Israele per vivere direttamente l’esperienza di 8 donne leader di 5 religioni che si sono incontrate per la prima volta pubblicamente a Gerusalemme.
Domenica 1 e domenica 8 giugno, su Canale5 verso le 9.00 subito dopo il commento del Vangelo dI S.Em. Card. Ravasi, il programma Le frontiere dello spirito condotto da Maria Cecilia Sangiorgi, dedica due puntate proprio all’evento DONNE DI FEDE PER LA PACE, ideato e promosso da Aurora Vision, la nuova realtà della famiglia di Nuovi Orizzonti, in collaborazione con fondazione Fontana onlus. Ascolteremo e vedremo il coraggio di queste donne, ebree ultra ortodosse, cristiane, islamiche, che si sono esposte per abbattere i muri di separazione, quasi un’anticipazione della visita del santo Padre.
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Le Donne hanno da sempre costruito cammini di pace, silenziosamente e laboriosamente… e poiché la pace necessita di ‘artigiani’ all’opera ogni giorno… donne di fede per la Pace sono ‘tutte’ coloro che da decenni vangano il terreno, tentano legami d’amicizia, piantano radici di simpatia e di bene, lastricano di piccoli e significativi gesti la quotidianità, si spingono, attraverso lo studio meticoloso e l’azione culturale su percorsi innovativi d’integrazione religiosa e questo da decenni, ovunque, anche in mezzo a noi…sull’esempio di Antesignane che nella scuola, nella chiesa, nella società e attraverso contatti personali con le diverse religioni, a motivo della ricerca di Verità, hanno messo le fondamenta di ponti e dialogato con la vita: potrei elencarne molte ignorate o sconosciute ai ‘giovani’…ogni evento, purtroppo, viene attribuito ‘mediaticamente’ alle ultime, ad alcune…a coloro che crediamo abbiano ‘fatto’… perché è ciò che ricade sotto il nostro sguardo…Certe modalità mi fanno pensare a ‘quelle del mondo’ che i cristiani copiano senza rinnovare, specialmente quando hanno in mano possibilità di comunicazione…Donne di fede e di pace sono… tutte le madri che vedono i propri figli esposti al pericolo dell’odio e insegnano loro il perdono, la compassione e la misericordia, quelle che rispondono con l’amore persino dopo la morte di familiari…e vorrei che certi incontri avessero quella ricaduta d’immediatezza e di scambio senza pregiudizi e ostacoli che la mancanza di reale conoscenza tra ‘donne’, di ‘scritture’ di cultura e tradizioni continua a rendere difficili e occasionali…e anche in questo la responsabilità mediatica è enorme…ma chi ci crede seriamente spesso parla solo al vento…Lo Spirito illumini le menti e i cuori!
Concetta F. Sinopoli