Evangelizzazione

“Non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza!”

Questa frase per me oggi é particolarmente importante. Troppo spesso ci perdiamo la gioia per strada. Non quella felicità frutto di una scarica di adrenalina, di una passeggera emozione, di un risultato conseguito – che per quanto bello sia – è comunque limitato… Ma quella gioia che viene dal profondo, dai grandi doni della vita che sono sempre da Dio Padre… Quella gioia che  – come spesso ci ripete Chiara Amirante – é costata il sangue di Cristo e resiste alle prove della vita! “Non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza!” (Ne 8,10)

Entriamo in questi testi così densi oggi…Ma questa gioia necessita la condivisione: è un fuoco che più si dona più cresce e si diffonde. Più ci si ripiega su di te per custodirla, temendo si spenga, più svanirà in una fiamma smorta. E’ la consapevolezza che quando la Misericordia di Dio ci ridona la Grazia del Suo Amore e della Comunione, non rinasciamo mai autoreferenziali e monadi, ma in un preciso Corpo: l’unità nel Nome di Cristo in grazia del battesimo, la Chiesa nostra Madre e Suo Sposa, di cui siamo membra ciascuno legati da un unico “destino”. Dio é il “prototipo”: Amore. Noi l'”immagine e somiglianza” che ci realizziamo scoprendo in Lui ciò che é la verità di noi: la gioia sgorga solo dall’amore e nell’amore da Lui vissuto. Guardando all’umanità di Cristo – il Figlio di Dio, il Verbo che si é fatto uomo – chiaramente é tracciata la Via per riappropriarci pienamente di noi stessi, facendo risplendere il Suo Volto in noi accogliendo il dono della Figliolanza piena. Allora se Dio é Amore, noi siamo – come ama dire qualche illustre teologo ortodosso – “essere agapici”, ma mai da soli: in primo luogo innestati nella vite, in secondo luogo – e di pari importanza – uniti nel Suo Nome come Chiesa. Troppo spesso sento quel “Cristo o Dio sì, la Chiesa…” E’ un’assurdità totale. Sarebbe come dire: sì io sono contento della vita che ho, la tengo stretta, ma mia madre che mi ha generato per me poteva non esistere. Una chiara contraddizione. Per quanto questa mamma possa sbagliare o non piacere a volte, pur costituita nella storia e nel tempo da uomini e donne, resta Colei che ci genera, la Sposa di Cristo, Colei che per noi geme le doglie del parto ogni giorno e ci accompagna. Ma s.Paola va oltre: noi siamo parte del Corpo della Chiesa e ci richiama alla nostra singola alta responsabilità in forza del battesimo (sia in 1Cor sia in Rm).

Allora Signore realizza in noi il Vangelo di oggi che riprende Is61. Donaci di essere i tuoi “canali di Grazia”… Ma prima… rinnovaci nel tuo Amore:

«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
donaci il tuo Spirito, vieni in noi a rinnovarci, a ricreare il nostro cuore, a donarci uno Spirito Nuovo!
per questo mi ha consacrato con l’unzione
consacraci nel Tuo Amore e nella Verità: donaci di riscoprire ciò davvero siamo chiamati ad essere in Te, con Te, per Te!
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
porta in noi quella Gioia costata il Tuo Sangue Preziosissimo e che sola può scardinare ogni prova della vita pur portandone il peso!
a proclamare ai prigionieri la liberazione
liberaci dalla nostra vanagloria, dalla nostra superbia, dalla nostra avarizia, dalla nostra avidità, dal nostro egoismo, dal nostro individualismo, dal nostro edonismo, dal nostro io quando vuole dominare e ripiegarsi su di sé!
e ai ciechi la vista;
riapri i nostri occhi al Tuo Amore e donaci di vedere come vedi Tu sotto la lente dell’Amore, rimarginando le ferite, purificando lo sguardo e la memoria!
a rimettere in libertà gli oppressi,
liberaci dall’oppressione delle nostre radici di peccato ancestrali, dalla nostra indifferenza, dalla nostra saccenza, dalla nostra incapacità di amare, dai pesi del passato che non riusciamo a donarti per il nostro orgoglio ferito!
a proclamare l’anno di grazia del Signore».
vieni a proclamare da oggi in avanti una vita e una esistenza cristica nuova, in Te per sempre rinnovati dalla Tua Grazia!
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Compi in noi ora questo Miracolo: ti apriamo il cuore! Vieni Signore Gesù!

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4 thoughts on ““Non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza!””

  1. “Non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza!”
    è proprio vero…non vi è frase più giusta proprio oggi che vivo in agonia ogni istante che passa
    GRAZIE DON DAVIDE
    GRAZIE GESU’!!

  2. qualche anno fa un giovane sacerdote,dopo aver visto Chiara in tv,mi disse:”ma questa Chiara…tutta stà gioia….ditele di calmarsi un pò…troppa gioia!!”……io rimasi senza parole,ma che gli dici a un sacerdote scandalizzato di fronte alla gioia di Chiara???? Perchè scandalizza tanto questa gioia?Abbiamo paura ????booo…..!!

  3. Quando vuoi ottenere un successo, lavori con gioia perché vuoi arrivare. Io l’ho provato nello sport.Quando feci il record Italiano sui mt.1200, la gioia durò fino alla salita sul podio, poi non è più gioia, ma ricordo, come ora; prendo la medaglia la guardo con nostalgia, ma è passato tutto. Quando invece esco e vedo quello che Dio ha fatto per noi, è gioia che non finisce, se compio una buona azione,è gioia che non finisce; se sono sempre con il Signore, è gioia che non finisce.

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