Attualità

Dobbiamo svegliarci perché è già tardi!!

Questa mattina ho avuto sottomano contemporaneamente due articoli. Mentre li leggevo ho sentito salire dentro di me una forte inquietudine che ben difficilmente provo leggendone alcuni tutti i giorni.

Uno è tratto da Città Nuova: Il sesso all’asilo (p. 20); l’altro dal sito Tempi riguarda un’intervista alla sociologa e critica letteraria Gabriele Kuby dal titolo: Il sesso selvaggio e il “gender” mirano a distruggere la famiglia e creare un nuovo ordine mondiale.

Il mio senso di inquietudine, se lo leggete, è assolutamente realistico e nasce dall’aver messo a fuoco come non mai ciò che sta avvenendo a livello mondiale e precisamente  il percorso particolarmente accelerato che l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha dato ai nuovi orientamenti riguardanti l’educazione sessuale.

Vi invito a leggerli al più presto!

Intanto vi do un assaggio del primo e secondo articolo:

1.      Da Il sesso all’asilo

Il documento dell’Oms afferma la necessità di proteggere i giovani dai possibili rischi, incoraggiandoli ad auto-determinare la propria sessualità, con una educazione continua, soprattutto a scuola, che superi le resistenze basate su paura e concezioni errate della sessualità,  educazione sessuale che deve iniziare dalla nascita ed essere obbligatoria all’asilo e a scuola, senza la possibilità per i genitori di opporsi. […]

Il documento, con il linguaggio asettico proprio delle comunicazioni ufficiali, elenca poi, con estrema pignoleria, tutto quello che l’educatore deve trattare nelle varie età, da 0 a 15 anni (vedi box). La formazione riguarda corpo umano, fertilità e riproduzione, sessualità, emozioni, stili di vita, salute, diritti sessuali, valori e norme. […] La “normale carriera sessuale” di un giovane è così descritta: baci, carezze coi vestiti addosso, carezze senza vestiti, rapporti sessuali (etero), sesso orale e qualche volta sesso anale.

Si può presupporre che questa sequenza valga per tutti? Si può parlare dei delicati passaggi della sessualità tralasciando la bellezza, l’innocenza, la purezza, l’allegria, il pudore, l’intimità, la scoperta, il dominio di sé, l’essere dono l’uno  per l’altro?

Colpisce che nel documento le persone da coinvolgere nella gestione della formazione sessuale sono scienziati, educatori e decisori politici, mentre i  veri nemici sembrano essere le famiglie e le religioni dalle cui ‘intrusioni” bisogna  difendere i ragazzi.

2.      Signora Kuby, partiamo dal suo ultimo libro denuncia: qual è il motivo che l’ha sollecitata a scrivere?

La constatazione che la liberalizzazione delle norme sessuali rappresenta la linea del fronte dell’odierna battaglia culturale. Io appartengo alla generazione del ’68 e a quel movimento ho partecipato attivamente. Dopo la mia conversione mi sono cadute le bende dagli occhi. Dopo il libro del 2006, dedicato alla rivoluzione del “gender”, ho continuato a raccogliere materiale e in seguito ho sentito la necessità di rappresentare l’evoluzione di questa ideologia, perché tutti percepiscono gli effetti del capovolgimento dei valori, come la distruzione della famiglia, ma sono in pochi a essere coscienti che dietro si cela una strategia delle élite di potere, dall’Onu all’Unione Europea, all’alta finanza. […]

Un altro riferimento interessante per le sue valutazioni è stato il libro della studiosa belga Marguerite A. Peeters, La globalizzazione della rivoluzione culturale occidentale …

Non interessante, fondamentale, perché mi ha aperto gli occhi. Da parte mia mi sono concentrata sul nocciolo di quella rivoluzione: la deregulation delle norme morali che regolano la sessualità. La rivoluzione sessuale globale viene promossa dalle élites al potere. Ho già detto di Onu e Unione Europea, ma con esse si deve intendere l’intera rete di impenetrabili sotto-organizzazioni: di queste fanno parte gruppi industriali globalizzati, grandi fondazioni come Rockefeller e Guggenheim, persone molto ricche come Bill e Melinda Gates, Ted Turner e Warren Buffett, o grandi Ong come la International Planned Parenthood Federation e l’Unione Internazionale delle lesbiche e degli omosessuali (Ilga). Tutti questi soggetti lavorano nei livelli superiori della società avendo a disposizione enormi risorse economiche. E tutti hanno un interesse comune: ridurre la crescita della popolazione su questo pianeta. L’aborto, il controllo delle nascite tramite contraccettivi, la distruzione della famiglia: tutto questo serve lo scopo della creazione di un nuovo ordine mondiale. […]

Sembra che ormai i confini della natura e della biologia, siano velocemente invasi da quelli di una cultura visibilmente e subdolamente imposta da una regia occulta ma altrettanto concreta che ci lascia davvero sgomenti.

Il problema sta proprio nel comprendere su quale concezione di persona e di mondo si fonda la ricerca dell’Oms. Certamente è una concezione davvero grigia, anzi buia!!

 

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3 thoughts on “Dobbiamo svegliarci perché è già tardi!!”

  1. Sono molto contento che sia stato postato questo articolo, perchè questo è il problema centrale del nostro tempo, il sovvertimento dell’ordine naturale pensato e creato da Dio…Mi sembra che nel mondo cattolico ,tra di noi, ci sia poca coscienza (in Italia) di ciò che sta venendo avanti, anzi di ciò che è già qui.Fra poco le nostre convizioni dettate dalla Fede potrebbero essere in contrasto con la legge che il potere dominante o Spirito del mondo sta imponendo, con tutto ciò che esso comporta….La Fede che crediamo di professare è già messa alla prova ora.

  2. Noi non possiamo cambiare il mondo, ma non dobbiamo nemmeno subire passivamente tutto ciò che va contro il nostro Credo.
    Il male c’è sempre stato e ci sarà sempre finché ci sarà vita. Il nostro compito è quello di mantenere salda la nostra fede e cercare di portarla anche ai nostri fratelli, prendendoci però tutti i rischi che questo comporta, cioè di lottare contro tutti per difendere e diffondere la nostra Fede, anche a rischio di soccombere. In questa vita c’è chi sceglie Satana e chi sceglie Dio e tutti e due ci accolgono nell’eternità. Per questo dobbiamo scegliere bene, ma per chi non vuole Dio, anche le nostre preghiere non valgono nulla.

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