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Maria…

I giovani parlano ai giovani

Maria. Sono sicura che la vostra mente sia andata alla ricerca di una persona con questo nome che fa parte della vostra vita. Un’amica, una sorella, una mamma, una nonna, una moglie, una figlia. La cosa spettacolare di queste persone è che, prima di ricoprire tutti questi ruoli, sono donne.

Nella parola donna c’è racchiuso un mondo.. ma c’è una donna, una sola, in cui è il mondo a racchiudersi: Maria, figlia di Gioacchino e Anna. Lei è Vergine, senza peccato… ed è la mamma di Gesù. Molto probabilmente vi sembrerà scontato leggerlo, li abbiamo sentiti così tante volte questi ‘appellativi’ che è diventata normalità. Non è normalità, niente di tutto quello che è Maria è normalità.

Vi condivido il tweet di Papa Francesco:

«Maria, Vergine di Fatima, siamo certi che ognuno di noi è prezioso ai tuoi occhi e che nulla ti è estraneo di tutto ciò che abita nei nostri cuori. Custodisci la nostra vita fra le tue braccia, guida tutti noi nel cammino della santità.»

Capite, ora, cosa intendo per anormalità? Qualcosa che è totalmente al di fuori della nostra portata. Dopo Maria, Dio, come si suol dire dalle mie parti ha buttato lo stampino. Non ce n’è per nessuno.

Alle volte cadiamo nella trappola del dire: «Eh vabbè, ma Lei è piena di grazia!». La grazia non ti salva dal dolore, non ti salva dal vedere tuo figlio morire in croce, non ti salva dal dolore del parto, non ti salva dal fuggire dal tuo paese perché rischi la vita.

La grazia ti responsabilizza, non ti esonera. Maria è il Sì dei Sì. Capite che, così come dice Papa Francesco, nulla le è estraneo di ciò che abita il nostro cuore? Che ciascuno di noi è prezioso, quindi unico, ai suoi occhi? E, miei cari lettori, siamo 7 miliardi. Maria ha 7 miliardi di figli.

La Sua responsabilità siamo noi. Noi siamo suoi e Lei è nostra.

Ricordo che un giorno, mentre pregavo, ero molto arrabbiata e le ho rivolto questa domanda: «Dato che tuo Figlio non mi risponde, lo chiedo a te visto che dici di essere Mamma… Dov’eri, tu, quando la mia innocenza è stata distrutta? Dov’eri quando piangevo e pregavo che qualcuno mi salvasse?».

In quel preciso istante il vetro della finestra che avevo di fronte si è bagnato a causa di alcune gocce di pioggia iniziata e terminata nel giro di 2 minuti… e dentro il mio cuore ho sentito una parola: «Piangevo con te». È la parola che avrei voluto sentire? No! È una giustificazione che placa il dolore che mi porto dentro? No!

La verità è che io mi aspettavo che Wonder Woman arrivasse e distruggesse la mia croce, salvandomi… ma Maria non è una supereroina. Maria è mamma con il super potere dell’amore. Infatti, da Madre, è rimasta con me anche se non lo sapevo. Ha fatto la cosa di cui avevo più bisogno e di cui ancora ho più bisogno adesso: mi ha amata, mi ha amata nel silenzio e ha amato la mia croce appoggiando il suo cuore al mio e lasciando che battessero insieme.

Ecco cosa fa Maria, esempio di tutte le mamme: resta… Resta sotto le nostre croci così come sotto la croce di Cristo.

Raissa F.

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